IMOLA IN LIS

Imola in LIS… A sostegno della COMUNICAZIONE

E’ già un mese che nella città virtuale di Imola si svolgono laboratori di Lingua dei Segni italiana per oltre settanta bambini dai 6 agli 11 anni. 

Una grande avventura ed una sfida pazzesca iniziata più di un anno fa, poco prima del lock down, quando per sostenere una bambina affetta da una sindrome rara che non può parlare, il Comitato genitori della Scuola Marconi dell’IC2 di Imola ha deciso di finanziare un laboratorio di Lingua dei Segni proprio nella classe di appartenenza della bambina e in quella parallela dello stesso anno.

Seguita dall’associazione Io Se Posso Komunico F. è una bimba di 8 anni che non usa il canale verbale per esprimersi, ma grazie ad un progetto di abilitazione al linguaggio è riuscita ad imparare la Lingua dei Segni e a comunicare con essa. 

 

 


Ma poco dopo, a causa del lockdown di marzo 2020, quel laboratorio,  appena iniziato, ha chiuso i battenti assieme alla scuola.

F. però continuava ad aver bisogno di comunicare, così mentre il suo progetto individualizzato pian piano andava avanti, il Comitato genitori si riuniva nuovamente e all’inizio del 2021 riusciva a dar vita, grazie all’associazione Io Se Posso Komunico, a ben quattro laboratori di Lingua dei Segni italiana rivolti ai bambini della scuola di appartenenza di F. e un laboratorio per un gruppo di adulti, genitori e curiosi. 

E’ la prima volta in Italia che l’insegnamento della Lis coinvolge così tante classi di una stessa scuola, che ha dato la possibilità a così tanti bambini di entrare in contatto con questa meravigliosa lingua.

A rendere tutto questo reale è stato l’impegno della sig.ra Claudia Buldrini la quale insieme all’associazione Io Se Posso Komunico ha realizzato tutto ciò.

Nonostante le diverse difficoltà, il laboratorio si sta svolgendo tuttora su piattaforme online dove dei docenti qualificati si interfacciano con gruppo di 10/15 bambini alla volta per permettere loro di imparare le prime basi di questa Lingua.

In una di queste classi virtuali c’è anche F. che partecipa felice ad ogni lezione, perchè per la prima volta vede i suoi pari muovere le mani e comunicare come lei e con lei.

E’ questo il mondo che sogniamo, 

è questo il mondo che pratichiamo. 

Una forma diversa di relazione,

una forma diversa di comunicazione,

LA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA, che non lascia nessuno fuori.

Leave a comment